Raccolta di poesie.

Prefazione di Giovanni D'Alessandro.

Quando una nuova proprietà subentra nella sua azienda minacciata dal fallimento, Andrea Zanetti ha la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Un mobbing ingiustificato e feroce mina il suo equilibrio mentale fino a costringerlo a rassegnare le dimissioni, senza però che finiscano i soprusi di cui è vittima. Per esorcizzare i fantasmi del passato scrive un libro autobiografico con un finale immaginario in cui riesce a vendicare i torti subiti, ma il confine fra realtà e finzione diventa sempre più indistinto, finché non gli resta che assumere davvero i panni del giustiziere.

«La poetessa Rita Di Paolo ci stupisce con un'opera che vede protagonista il disegno con la poesia che, in questa raccolta, è di contorno all'arte visiva. L'artista che ama raffigurare anche l'universo propone una raccolta dove La Poesia è raffigurata in maniera delicata, quasi a sfiorare le corde dell'anima. L'immagine e la parola si fondono e danno vita a 'La poesia e il disegno'. Il suo tocco pittorico e la profonda sensibilità alla bellezza, vi catturerà, perché Rita è una donna che ama la vita, che trasmette emozioni anche attraverso il disegno, caldo e coinvolgente. Un viaggio emozionale e genuino che racconta l'arte e la magia di questo lungo e fantastico viaggio, chiamato Vita» (Elena Costa)

«Mi chiamo Dante e il mio nome risuona in tutto il mondo. Sono il sommo poeta di Firenze che visse nell'anno 1265. Voglio raccontarvi la storia di una splendida amicizia e di una curiosa avventura che ho vissuto non molto tempo fa in una foresta buia e all'apparenza silenziosa. Credevo di essermi perduto, ma la fortuna mi fece incontrare il grande poeta e maestro Virgilio, dalla barba bianca e folta, che scrisse di mitiche imprese e gloriosi eroi. Fu proprio lui ad indicarmi una grande montagna a forma di imbuto, che attraversammo insieme nel lungo e freddo inverno. Volando per cieli immensi, ci ritrovammo davanti alla porta di un magico regno, popolato da stravaganti folletti, gnomi con occhi a forma di bottoni ed altre creature fantastiche, che la mia penna d'oca ha trascritto nel libro prezioso che dedico a voi. Salite sulla barca del nocchiere Caronte con me, attraversiamo il fiume Acheronte e scopriamo insieme se si tratta di un bel sogno o di un'incredibile realtà!»

«Ogni poesia nella presente Raccolta ha il suo perché e la sua ragion d'essere: Mariarosa scrive per ossigenarsi, per metabolizzare i tanti freni, i muri d'inciampo, le negazioni, per esorcizzare lo smarrimento quando ancora 'il cielo pesa di marmo' ('Amami, Gesù') e persiste il peso dell'andare. La poetessa traccia un percorso per affinare il dolore, assumerlo, filtrarlo nel proprio potere catartico e farsi capace di vestire di bellezza ogni umana imperfezione, per sfuggire da 'A bordo smarrimento' e rimanere 'A bordo cuore'. Ne affiora così un canto lirico, una poesia matura che nella parte finale tocca tinte di preghiera laica. Il conforto per l'Autrice è la scrittura, il colore delle parole, l'Arte, come la Stessa ci indica: 'Ho te, Poesia //nel verso che allatta // di brina // la mia leggerezza.' ('Poesia')» (dalla prefazione di Elena Malta)

Una serie di favole adatte a risvegliare la fantasia dei nostri ragazzi, dagli otto ai diciotto anni, tenendo anche conto dell'insegnamento di Gianni Rodari. Sono racconti che seguono spesso il ritmo dell'invenzione, della meraviglia, della narrazione e del sogno; sono storie, talvolta d'amore, alternate a vivaci dialoghi su problematiche per lo più attuali, giocando sui doppi sensi di una parola, sulla sua polisemia: dal 'pizzo' al riconoscimento della diversità, dall'emarginazione sociale all'auspicato rinnovamento dell'istituzione scolastica, dai giochi 'innocenti' ai giochi pedagogici e linguistici. Finalità: godere delle forme dell'umorismo, assecondare la fantasia creativa e liberarla finalmente dagli impegni quotidiani, dalle cattive abitudini e dalle continue mortificazioni, come raccomanda Rodari. L'autore ha inoltre voluto ascoltare e trascrivere le diverse voci, soprattutto quelle silenziose imprigionate nella natura, degli animali, degli uccelli in particolare, e trasformare la nota melanconica in poesia e la morale della favola, affidata spesso al lettore, in un sorriso. Se le nuvole del cielo si diradano la luce riuscirà finalmente ad assecondare alcuni nostri desideri più remoti, soprattutto quelli dell'infanzia, un ritorno all'età 'felice', necessario a chi, come gli adulti, vuole riscoprire le proprie radici.

Età di lettura: da 6 anni.

Età di lettura: da 3 anni.

L'autore, Don Mario Probi, ci presenta la figura del centurione romano Longino, il soldato che, secondo l'antica tradizione, avrebbe trafitto con la lancia il costato di Gesù durante la crocifissione. Il nome di Longino non compare nei Vangeli riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa Cattolica come testi canonici. Eppure, sin dai primi secoli della cristianità, le tradizioni lo hanno celebrato come figura chiave della Passione di Cristo. Lo scopo di Don Mario non è riprodurre pedissequamente una prospettiva meramente dottrinale ma raccontare questa storia in chiave divulgativa, suscitando curiosità e riflessione. La ricostruzione storica e teologica della Passione di Gesù rimarrà il fondamento ma l'autore cercherà di sedimentare valori che travalicano il solo orizzonte religioso. L'obiettivo è quello di far conoscere la cristianità in chiave emozionale, stimolando una meditazione che coinvolge contemporaneamente i fedeli e i non credenti.

I festeggiamenti in onore di San Rocco si sono da poco conclusi, come da tradizione, con un grandioso ed affascinante spettacolo di fuochi artificiali, riflessi negli occhi sognanti degli spettatori. La sera del 28 settembre 1919 a Casalincontrada è trascorsa per molti in letizia, tra bicchieri colmi di vino, canti, risate e turbolente partite con le carte da gioco. Dopo tanta baldoria, a notte fonda, un padre con le sue due figlie, sta facendo rientro presso la propria abitazione in terra cruda sita in una piccola contrada del paese in aperta campagna, denominata Fellonice. Immerso nell'oscurità c'è un uomo elegantemente vestito, seduto sul bordo della strada ed intento a mangiare un boccone, ignaro del fatto che quello sarà il suo ultimo pasto...

Il volume illustra ed approfondisce uno dei temi più rilevanti della linguistica italiana: l'infinito nominale, rendendo accessibili i risultati più o meno recenti degli studi dei diversi autori indicati in bibliografia, che si sono occupati direttamente o indirettamente dell'argomento.