Il nuovo, importante studio curato da Anne Markham Schulz su una delle più importanti cappelle private veneziane del tardo Quattrocento e primo Cinquecento e sulla sua decorazione scultorea, con le nuove attribuzioni che hanno fatto seguito al recente restauro.

Il libro presenta, per la prima volta, gli affreschi degli artisti e fratelli fiamminghi Matthijs (1550-1583) e Paul (1554-1626) Bril. I due fratelli trasferitisi a Roma da Anversa nell'ultimo quarto del secolo, divennero i paesaggisti più famosi d'Italia, influenzando notevolmente la pittura del paesaggio del Settecento. Le commissioni più importanti affidate ai Bril provenivano dal Vaticano, dove si trova gran parte dei lavori, ma anche dai membri delle grandi famiglie aristocratiche italiane, i cui palazzi sono spesso decorati dai loro affreschi di paesaggi e vedute marine. Nel volume sono esaminati gli affreschi e presentate nuove scoperte sui committenti e sugli edifici per i quali furono eseguite le opere.

L'opera, suddivisa in due volumi non acquistabili separatamente e curati dall'attuale direttrice del museo Serena Padovani insieme al suo predecessore Marco Chiarini, presenta il catalogo completo delle opere esposte in uno dei più importanti musei italiani. Il primo volume dal titolo 'Storia delle collezioni' raccoglie i saggi e le tavole a colori che riproducono i dipinti più belli e importanti della Galleria, raggruppati in capitoli divisi per scuole con brevi introduzioni. Il secondo volume intitolato 'Catalogo' consiste nel catalogo delle opere, che include oltre ottocento dettagliate schede tecniche tutte corredate da riproduzioni in bianco e nero.

Le opere esposte a Deruta (7 settembre-3 novembre 2002) illustrano il momento centrale della produzione di Pignon, segnato dal sodalizio con Picasso che, all'inizio degli anni Cinquanta invita l'artista a Vallauris, villaggio di vasai di grande tradizione. Iniziato da Picasso all'arte ceramica, Pignon è affascinato dal lavoro con l'argilla che gli offre la possibilità di combinare effetti scultorei e pittorici. Il presente catalogo illustra come la sua opera ceramica sia strettamente connessa ai suoi lavori di grafica e pittura.

Bert Meijer è direttore dell'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte di Firenze da venticinque anni. Eminente studioso, ma anche instancabile organizzatore, Meijer ha lasciato il segno su numerosi progetti in Italia e Olanda, documentando gli stretti rapporti tra i due paesi. Questo volume raccoglie gli scritti in suo onore, che i numerosi colleghi e amici storici dell'arte hanno dato a testimonianza del ruolo centrale avuto da Meijer sulla scena storico-artistica e accademica internazionale.

Il volume è il catalogo del museo parrocchiale di arte sacra di Firenze, il primo nel suo genere, che, dopo un accurato restauro architettonico, vede restituite alla sua sede originale le opere che per essa furono commissionate.

Questo catalogo accompagna la mostra al Lowe Art Museum di Miami, in cui sono esposti i diciannove cofanetti italiani dei secoli XV e XVI provenienti dalla Galleria Nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini. La mostra si è tenuta a Miami dal 13 febbraio al 28 aprile 2002.

Il volume ricostruisce la personalità artistica di Giorgio Andreoli, maestro ceramista che lavorò a Gubbio, ambiente di cui è delineato anche il più ampio contesto culturale, sociale ed economico legato al governo dei Duchi di Urbino.

Alla Biblioteca Marciana di Venezia si conserva la biblioteca raccolta dal cardinal Bessarione, il grande studioso greco che era stato uno dei maggiori artefici dell'unione tra la Chiesa Greca e la Chiesa Romana.Il Cardinale fu ispiratore della stampa di opere di Lattanzio, esponente della tendenza conciliativa tra cultura pagana e cristianesimo, e di Apuleio, importanti per la tradizione ermetica occidentale. La mostra (Venezia, Biblioteca Mariciana, 30 maggio-27 luglio 2002) è dedicata alla storia della tradizione ermetica a partire dal Bessarione e integra quella tenutasi a Firenze nel 1999, incentrata sull'opera di Ficino.

Nel catalogo sono raccolti i più significativi tra i progetti ed i disegni di architettura che costituiscono la collezione di Francesco Moschini, dovente di storia dell'architettura al Politecnico di BAri. la collezione è formata in gran parte da materiali conservati nella Galleria AAM Architettura Arte Moderna di Roma. Molte delle opere sono state pubblicate su riviste specializzate e su volumi dedicati all'architettura italiana; alcune hanno assunto fama internazionale e vengono continuamente esposte nelle gallerie di tutto il mondo, ma altrettante sono inedite.

Il volume raccoglie saggi dedicati alla maiolica eugubina cinquecentesca, facendo una ricognizione di manufatti presenti in vari musei del mondo, studiando la storia di Gubbio tra Quattrocento e Cinquecento, con riferimento all'attività del Maestro Giorgio. Si affronta il rapporto tra la produzione di Gubbio e quella di Urbino, per soffermarsi su specifici servizi da tavola o singole personalità di maestri di ceramica.