A Siena, in Toscana, in Italia, in Europa, nel mondo, chi non conosce la Croce Rossa? Certo, molti ne ignoreranno i sette principi ispiratori: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità, universalità, parole e concetti che peraltro si spiegano da soli. Mancava, nella assai cospicua pubblicistica sui vari aspetti della storia di Siena, un qualcosa che ripercorresse la 'microstoria' di questo piccolo grande sodalizio. Se adesso questa lacuna viene colmata, il merito va attribuito innanzitutto al prof. Giuliano Catoni, illustre storico e letterato senese, per il 'fulcro' di questa pubblicazione, appunto il racconto della C.R.I. a Siena dalle origini all'immediato secondo dopoguerra, e che costituisce il risultato di un impegno affrontato con entusiasmo, passione e competenza. Un risultato validissimo e prezioso che ci consente di conoscere, attraverso la ricerca certosina e la presentazione di antichi documenti, nomi, date, avvenimenti, iniziative, problemi, difficoltà che hanno caratterizzato i primi settanta anni di vita della C.R.I. a Siena.

La storia del Palio si confonde e si intreccia con quella di Siena: nel mito ritroviamo un palio alla lunga in cui Aschio e Senio, figli di Remo, fuggono da Roma su due cavalli e raggiungono il luogo dove fonderanno poi la città. Questa guida, in formato tascabile, corredata di fotografie e immagini a colore, cerca di spiegare il fascino e le atmosfere di questa festa attraverso i costumi e le immagini dei suoi protagonisti, le contrade. Chiude il testo un taccuino con le date e gli appuntamenti più importanti del Palio.

La storia del Palio si confonde e si intreccia con quella di Siena: nel mito ritroviamo un palio alla lunga in cui Aschio e Senio, figli di Remo, fuggono da Roma su due cavalli e raggiungono il luogo dove fonderanno poi la città. Questa guida, in formato tascabile, corredata di fotografie e immagini a colore, cerca di spiegare il fascino e le atmosfere di questa festa attraverso i costumi e le immagini dei suoi protagonisti, le contrade. Chiude il testo un taccuino con le date e gli appuntamenti più importanti del Palio.

La festa di Siena ha quasi mille anni. Il premio di questa corsa, unica al mondo, era in origine un 'pallium', un drappo di stoffa preziosa che, nella sua evoluzione, è diventato una vera e propria opera d'arte: drappo di seta firmato dagli esponenti più illustri della pittura contemporanea. Le Contrade conservano gelosamente nei loro musei questi antichi e moderni simboli di vittoria, ma soltanto pochi sono a conoscenza dell'evoluzione del 'drappellone', specchio dei tempi, un vero e proprio patrimonio sconosciuto.

La cronistoria di un teatro senese fin dalle sue origini oscure, nella metà del XVII secolo, attraverso quei documenti utili ad evocare, dalla polvere delle carte, luoghi, persone e cose. Attraverso ampi brani tratti da carteggi e atti amministrativi si ripercorre la gestione, si rintracciano spettacoli, scenografie, costi, restauri e abbellimenti del teatro, liti accademiche, pettegolezzi. Non si tratta solo di opera di storia del teatro: dentro c'è tanto anche di storia sociale di Siena, storia artistica, architettonica e giudiziaria.

L'istruzione, in particolare l'insegnamento della grammatica, è stato un aspetto importante nella diffusione dell'umanesimo tra XIV e XV secolo in Italia, ma poco studiato. Nonostante il ricco quadro che abbiamo di vita culturale italiana, senese in particolare, in quel periodo, poco si conosce sull'insegnamento pre-universitario in epoca tardo medievale e rinascimentale. In questo libro troviamo le schede degli insegnanti di grammatica e aritmetica a Siena tra 1357-1500, complete dei profili biografici di questi e di altri insegnanti. L'introduzione illustra le opportunità e i problemi che si trovò a fronteggiare l'amministrazione comunale nell'assumere e selezionare insegnanti di fama e di tenere il passo con gli sviluppi nelle diverse discipline.

'Somiglia ad una fiaba, somiglia ad una storia vera, forse è entrambe, forse né l'una né l'altra, questo strano 'viaggio' nella città del Palio, Siena. I personaggi contemporanei si danno ad un gioco dolceamaro sullo sfondo dei castelli medievali di questa città che riesce a conservare la propria identità, anche se a volte il prezzo da pagare è molto alto. [...] Siena devi amarla, ma guai a farci l'amore. Rimarrai impigliato nelle sue dolci maglie, diventerai cavallo, bandiera, canzone, fantasma e ti caricherai del più difficile augurio e al contempo maledizione: amare per sempre'.

Siena con il suo Palio e le sue Contrade è un mondo complesso. Un mondo, dove la storia ha lasciato segni profondi che influenzano ancora oggi idee e sentimenti dei senesi. Un mondo, dove molti aspetti rimandano a qualcosa di più profondo e misterioso. Per questi motivi le Contrade vengono qui considerate nella prospettiva della loro araldica esaminando gli animali degli stemmi. Attraverso queste raffigurazioni si cerca di penetrare nei significati nascosti che stanno dietro alle più singolari manifestazioni della vita senese. E ci si sofferma anche sulla simbologia del Palio, su quelle del cavallo e del fantino, del corteo, di certe forme urbanistiche e architettoniche della città. Un viaggio all'interno di un complesso simbolismo che punta a suggerire, incuriosire, stimolare e, perché no, provocare.

San Casciano è come uno scrigno sempre aperto, un tesoro da scoprire ogni volta e di cui tutti, cittadini, turisti e visitatori, possono fruire in qualsiasi occasione e periodo dell'anno. Il suo patrimonio storico-artistico, i segni del passato che poi sono anche le radici del presente sono ravvisabili ovunque: nel capoluogo, nelle frazioni, nei centri abitati, nella campagna. Basta guardarsi intorno per apprezzarne il valore e il modo in cui si incastona con grande naturalezza in un territorio che, in bilico tra tradizione e innovazione, non ha mai fallito nel dare alla propria identità mix di arte, storia e contemporaneità - lo spazio e la dignità che gli spetta. Un libro che ha l'obiettivo di dialogare con la memoria storica del luogo, per consentire ai lettori di sentirsi più vicini a questa città e comprenderne il passato.

Tre libri che raccolgono gli atti dell'ottavo Convegno annuale dell'Associazione degli Italianisti Italiani, tenutosi a Siena nel settembre 2004. La cura degli atti è affidata a Riccardo Castellana e Anna Baldini, la presentazione è di Stefano carrai e Romano Luperini.

Questa pubblicazione contiene il testo di due statuti della comunità di Rocca d'Orcia, l'antica Rocca di Tintinnano o Tentennano, uno della fine del Duecento, l'altro del 1420. Il primo, del 1297, conservato all'Archivio di Stato di Siena, è da collocare nel periodo in cui detenevano il dominatus loci i Salimbeni, che lo avevano ottenuto dal Comune di Siena in pagamento di ingenti prestiti, concessi dalla potentissima famiglia mercantile, per le spese di guerra. L'altro, del 1420, conservato alla Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena e quasi sicuramente proveniente dall'Archivio Comunale di Castiglione, risale alla conclusione dell'esperimento di 'Stato' autonomo da parte dei Salimbeni, durato un secolo e mezzo, e al pieno ripristino dell'autorità cittadina sul territorio. Il primo, del 1297, conservato all'Archivio di Stato di Siena, è da collocare nel periodo in cui detenevano il dominatus loci i Salimbeni, che lo avevano ottenuto dal Comune di Siena in pagamento di ingenti prestiti, concessi dalla potentissima famiglia mercantile, per le spese di guerra. L'altro, del 1420, conservato alla Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena e quasi sicuramente proveniente dall'Archivio Comunale di Castiglione, risale alla conclusione dell'esperimento di 'Stato' autonomo da parte dei Salimbeni, durato un secolo e mezzo, e al pieno ripristino dell'autorità cittadina sul territorio.

Cetinale, vera perla dell'architettura della campagna senese, fu costruita dai Chigi che, in seguito al lungo Pontificato di Alessandro VII, ebbero la possibilità e l'intelligenza di arricchire la loro Siena e i luoghi che frequentavano di straordinarie testimonianze artistiche. La poesia e l'incanto di Cetinale hanno raggiunto l'artista Gina Schenk Roche fino a possederla in maniera totale. Dalla sua frequentazione con questo posto magico nasce questo libro che riassume , attraverso una quarantina di tele, la suggestione del luogo e il rapporto tra l'artista, l'architettura e il contesto naturale.