Il 18 novembre 1885, sugli scogli della Fusarella di Vico Equense, alcuni pescatori rinvennero il cadavere di un ragazzino francese. Pochi erano gli elementi per capire chi fosse lo sconosciuto adolescente e chi ne avesse cagionato la morte. Il caso ebbe risonanza oltre l'Italia e soltanto dopo alcuni anni fu possibile individuare un colpevole, accertare delle verità e scoprire quale mistero si nascondesse dietro l'uccisione del giovane innocente, figlio illegittimo di una nobildonna.

Un libro che ci fa conoscere l'ampia produzione letteraria e, tra le righe, una zona dell'anima di una interessante e straordinaria donna che ha improntato la sua vita sulla crescita personale e professionale: Graziella Dragoni. Molteplici le sue pubblicazioni per la scuola primaria, con le quali ha dato un contributo importante e notevole alla formazione scolastica di molti bambini. La curatrice Giorgia Ravaglia, attraverso interviste e citazione di opere, ha ben racchiuso in poche pagine la vita da scrittrice di 'Maestra forever'.

'Immersa nella cruda esperienza del nostro tempo, la storia di Sofia Ruta sembra a volte lasciare trasparire una certa ingenuità narrativa nel concepire e modellare personaggi tanto perfetti da risultare irreali. Ma è proprio questa 'ingenuità' a dare senso al romanzo e potenza al messaggio nel quale l'autrice riversa il proprio sentire e il proprio agire, facendone testimonianza, vera e vitale, di un modo di stare al mondo che, se trovasse compimento, renderebbe ciascun essere umano definitivamente felice e l'umanità tutta il paradiso che purtroppo non è: un paradiso laico e di tutti, al di là delle differenze e delle credenze religiose, tutte (ed anche la loro negazione) accomunate in un'unica grande fede: la fede nell'amore come incipit, come palpito, motore e bussola di tutti i viandanti in ogni sentiero della Terra.' (Angelo Di Natale)

In una notte insonne, inspirato da una frase di Samuel Beckett, affiorano spontanei nell'autore i ricordi della fanciullezza spensierata e felice trascorsa in un piccolo borgo toscano. Pezzi di vita vissuti, dalla fine del secondo conflitto mondiale sino agli anni del trasferimento a Genova, si trasformano in parole scritte e diventano l'essenza sentimentale del romanzo

Un romanzo interiore, un noir introspettivo, l'autrice regala ai lettori un'esperienza narrativa speciale. Storia contemporanea di genere sentimentale, ma anche esistenziale. Il diario di Nicole che conferisce il titolo al libro. Il diario di una ragazza scomparsa prematuramente, di cui si pensava di sapere tutto e invece c'è ancora molto da scoprire sulla sua vita passata e, soprattutto, anche sulla sua morte. Un romanzo, appunto, di sentimenti, di segreti, fatto di riflessione e descrizioni molto coinvolgenti su tutti i livelli narrativi

Il ritrovamento di un cadavere, all'interno di una stanza di una nota Pensione di Termoli, fa pensare a un omicidio. Il capitano Altieri e i suoi collaboratori si mobilitano per scoprire l'assassino o gli assassini. È caccia al criminale, ma la morte improvvisa di una donna intensifica il mistero attorno al primo delitto. Sembra che gli investigatori brancolino nel buio, nonostante le intuizioni del capitano. Un colpo di scena porta alla soluzione dei due crimini.

'Questa antologia di racconti intarsia tinte gialle intrecciandole a sfumature color sangue, anche splatter, quindi sfiorando atmosfere horror nella loro prospettiva di giallo. Ogni racconto apre un mondo a sé, un punto di vista ampio e dinamico del genere in sé. Ogni testo e ciascun autore, ed è questo il bello di un'antologia che si rispetti, varcano la soglia del mistero, dell'inconfessabile, talvolta dell'inspiegabile; per certi versi pure dell'impossibile, perché anche il lettore stesso si stupisce del risvolto inaspettato di un colpevole invece che di un altro. Quando chi legge si fa un'idea sul possibile assassino, insomma, alla fine spera di indovinarne l'identità.' (Francesca Ghiribelli)

Dafne è una trentenne reduce da una storia d'amore conclusa da qualche anno con Mario. Lui si è rifatto una vita, lei non riesce ad andare avanti e vive di ricordi e rimpianti, finché un giorno capisce di non essere più al centro del suo mondo o forse non lo è mai stata. Ad aiutarla in questa consapevolezza è il migliore amico Edo, col quale decide di frequentare un professore conosciuto in libreria che si fa chiamare l'Arcano. Costui è l'ideatore di una strana clessidra in grado di tornare indietro nel tempo. Il professore è convinto di riuscire a cambiare eventi che hanno stravolto la storia dell'umanità. La clessidra verrà usata per aiutare Dafne a riprendere in mano la sua vita?

'Giovanni Renda ci apre le porte di un mondo dove il tempo si è fermato e la natura vige regina assoluta. Il ciclo delle stagioni è la lancetta dell'orologio biologico che l'autore usa per spalancare l'incanto di una dimensione pacata e gioiosa. Un protagonista, Don Giacomo, che sceglie di candidarsi a Sindaco per valorizzare il paese dove è nato e in cui è tornato dopo tanto tempo. Giacomo Pensabene è un uomo ricco di idee e iniziative valide per dar voce a una piccola comunità che può diventare grande e unica grazie al coraggio dell'impegno di associazioni, Comune e cittadini. In fondo, quasi tutti ritorniamo alle origini, o almeno sentiamo la forte radice di appartenenza che ci lega al luogo natale. Si può scappare da tutto e tutti, ma non dalle proprie origini. E cosa c'è di meglio che tornare e restare, scoprendo veramente dove si nasconde 'Il silenzio della bellezza'? Una bellezza che si ha davanti agli occhi, ma che troppo spesso a causa della frenetica vita odierna non riusciamo a vedere o a cogliere appieno'. (Francesca Ghiribelli)

'Una raccolta di poesie dal titolo che sa d'oltralpe, una poetica con un tocco che vola altrove, oltre l'Italia, arriva nel mondo, come d'altronde fa il suo tema: quello dell'amore, rivisitato e risentito in tutte le salse. Ogni riga abbraccia l'altra in un amore universale. Un amore che riesce ad arrivare in tutti i cuori, in tutte le anime, in tutti i mari, in tutti i laghi. Perché l'amore, quello vero, non ha confini di senso, di comprensione, di significato, di razza, di lingua, di distanza o di sesso'. (Francesca Ghiribelli)

La trama si svolge nella prima metà del XX secolo, gli episodi raccontati sono ambientati in un piccolo borgo dell'Abruzzo montano ed evidenziano la quotidianità, le sofferenze, le aspirazioni e i sentimenti dei più semplici. Il protagonista è un uomo povero e analfabeta, ma non per questo privo di passioni e di ideali. Al rientro dal fronte, dove aveva vissuto gli orrori del primo conflitto mondiale, subisce una delusione amorosa che condizionerà la sua vita sentimentale.

'Daniela Sannipoli inaugura un nuovo mondo di poesia, qualcosa di introspettivo a livello sociale e umano. Un dialogo poetico vero e proprio sull'anoressia. Un monologo con sé stessi, ma anche un dialogo che il proprio io instaura con gli altri. Grazie alla poesia, chi scrive si denuda dei propri scheletri, come dice già una delle parole facenti parte del titolo della raccolta. Di solito si intendono sempre gli scheletri dell'armadio, e qui diventano scheletri d'aria, perché l'autrice-poetessa ci descrive in versi, talvolta prosastici, e, talvolta ermetici, ciò che cela il dolore. Il disperato dolore di una tematica profondamente importante a livello esistenziale e all'interno della nostra società, come l'anoressia. Qui la protagonista si spoglia dei suoi scheletri facendoli volare, perché non sono scheletri fini a sé stessi, ma le loro ossa volteggiano diventando aere e rinascita dalle proprie ceneri.' (Francecsa Ghiribelli)

Un romanzo dal titolo suggestivo, una sorta di sinestesia che gioca con il bianco e il nero. Due colori che introducono una storia sentimentale ambientata sullo sfondo del Fascismo italiano, che fa da sipario alla trama con i caotici anni del secondo conflitto mondiale. In mezzo a questo empatico periodo storico, il campo di concentramento di Ferramonti diventa magico luogo d'incontro fra i due protagonisti. Bianca, fascista, che porta meravigliosamente la divisa nera grazie alla sua bellezza mozzafiato. Goran, un medico ebreo, dal fisico aitante e dal fascino magnetico. Un incontro casuale, ma sicuramente voluto dal destino: gli occhi si incrociano in un'elettrica simbiosi di attrazione. Ma gli stereotipi e le leggi razziali riusciranno a trionfare su un amore a prima vista così intenso? I pregiudizi e l'antisemitismo saranno capaci di ostacolare un sentimento così irresistibile al cuore e all'anima di un uomo e una donna? Fra alti e bassi, paure, intrighi e sotterfugi, Bianca e Goran vivranno un legame romantico e profondo, animato da una passione travolgente, che cattura pagina dopo pagina, giungendo a un finale inaspettato e assolutamente da scoprire...

Un titolo forte e debole al contempo, quasi due mani che si stringono; da una parte la forza che dà lo stimolo a quella più debole, mentre dall'altra c'è la fragilità per continuare a convincere chi è coraggioso ad andare avanti sempre e comunque. Una raccolta di emozioni poetiche senza eguali, cascate di versi pregni di esistenzialismo umano, dove il corroborante progetto di scrittura elettrizza la penna di ciascun bravo poeta nel dipingere le sensazioni, le esperienze in prima o in terza persona, i dubbi, le paure, le gioie, i dolori, le certezze. E chi più ne ha più ne metta. Francesca Ghiribelli

«La fragilità non è debolezza, ma sintomo di input per trovare e capire la vera forza che si nasconde dentro ognuno di noi. Questo sottolineano in primis i racconti dell'antologia 'Donne: connubio tra forza e fragilità'. Temi che si prendono sotto braccio e incidono nel cuore di chi legge riflessioni profonde e parlano all'anima di umanità. Un'umanità scoperta grazie al dolore di molti argomenti odierni e originali affrontati da ogni autore con saggezza, veridicità, con l'autentica consapevolezza che la vita è più sofferenza che gioia. Ma solo dopo tanta disperazione è possibile trovare la felicità o un possibile stato di soddisfazione interiore e di serenità al fianco degli altri.» (Francesca Ghiribelli)

Un romanzo dal titolo suggestivo, una sorta di sinestesia che gioca con il bianco e il nero. Due colori che introducono una storia sentimentale ambientata sullo sfondo del Fascismo italiano, che fa da sipario alla trama con i caotici anni del secondo conflitto mondiale. In mezzo a questo empatico periodo storico, il campo di concentramento di Ferramonti diventa magico luogo d'incontro fra i due protagonisti. Bianca, fascista, che porta meravigliosamente la divisa nera grazie alla sua bellezza mozzafiato. Goran, un medico ebreo, dal fisico aitante e dal fascino magnetico. Un incontro casuale, ma sicuramente voluto dal destino: gli occhi si incrociano in un'elettrica simbiosi di attrazione. Ma gli stereotipi e le leggi razziali riusciranno a trionfare su un amore a prima vista così intenso? I pregiudizi e l'antisemitismo saranno capaci di ostacolare un sentimento così irresistibile al cuore e all'anima di un uomo e una donna? Fra alti e bassi, paure, intrighi e sotterfugi, Bianca e Goran vivranno un legame romantico e profondo, animato da una passione travolgente, che cattura pagina dopo pagina, giungendo a un finale inaspettato e assolutamente da scoprire...

Una vera e propria folata di vento, questa raccolta di poesie, fresca come il venticello di primavera, che tira frizzante tra gli spifferi del cuore e gli angoli dell'animo. Uno stile delicato che si divide fra versi semplici e altri più complessi nella loro struttura interiore. L'autrice dall'anima alla penna, proprio come presenta il titolo, ci 'educa' al suo pensiero, senza costrizioni, ma con mistica eleganza e dolce garbo. Tre sessioni di testi dove una soave nostalgia resta dall'inizio alla fine dell'ultima pagina, ma che riesce a intrecciarsi al volere di un vento portatore di speranza e di buone nuove.

'Castagnetta ci regala un libro a episodi, simpatica parodia delle avventure di Indiana Jones, diventata sotto l'impeto della sua penna, Meridiana Jones. Ma all'interno della carnevalesca raccolta incontriamo anche la parodia di opere classiche indimenticabili, e perfino personaggi contemporanei presi dai romanzi del grande Andrea Camilleri. Sono innumerevoli i volti creati e ripresi dall'autore, che li ha rivestiti del suo inchiostro innovativo, tanto che sarebbe un peccato citarli tutti e rovinare così la sorpresa a chi legge. Castagnetta apre il sipario al suo pubblico di lettori con rivisitazioni tragicomiche fra italiano e dialetto siciliano, ma tra altre lingue riportate, sa anche ostentare un certo dialetto volgare, quando entra in merito a La Divina Commedia e accompagna dentro il goliardico viaggio di Dante con Virgilio, detto amichevolmente Virgi.' Francesca Ghiribelli

Sandro Striano ancora una volta vede la sua vita divisa in due parti; come affrontare di nuovo questa sorta di parallelismo, dove convivono bugie e ambiguità? Sarà disposto Don Rocco ad aiutarlo per la seconda volta? Oppure si arrenderà di fronte all'evidenza, cedendo il posto di guida dell'anima di Sandro a qualcun altro? In questo secondo episodio conclusivo della serie, Cinzia Perrone tornerà a farci interrogare sulla vita e su altro, immergendoci sempre più in questa 'strana' storia. I nodi finalmente si scioglieranno, o forse no.

Sin da quando ero una bambina, ho sempre desiderato trovare, nel mondo, un soffio di magico, un raggio che rendesse il reale fantastico. Per dolce fortuna o destinata corrispondenza, nella mia vita, ho avuto ed ho persone che mi hanno fatto visualizzare il passaggio segreto per sentire e toccare la felicità con nuovi occhi. Devo ringraziare la mia famiglia e i miei nonni, loro mi hanno insegnato i valori essenziali della vita: l'amore, la famiglia, l'onestà e l'importanza di lottare per i propri sogni. Mio nonno mi raccontava sempre, come ancora oggi fa, storie di eroi, principi e principesse in terre sconfinate e magiche; poi, da coltivatore, mi ha fatto conoscere la meraviglia della natura, i suoi segreti più reconditi e l'energia che pure nel buio annaspa bellezza. Mia nonna, poi, venuta a mancare poco tempo fa, mi ha sempre ascoltato, ispirato e sorriso con dolcezza, lei ha capito chi fossi, prima ancora che io potessi saperlo.

La terra nel futuro è divenuta un mondo post-apocalittico popolato da demoni, creature malvagie dotate dell'arte della magia e da Mencruz, ex uomini regrediti allo stato di bestie fameliche. Il genere umano è ridotto ad alcune migliaia di persone che vivono, nella città-Stato di Enonisio, assediata dalle creature del male. Ed è proprio nella pericolosa e primitiva terra di Enonisio in cui, Alessandro, un giovane dei nostri giorni, si troverà catapultato, suo malgrado, attraverso un tunnel spazio-temporale, attivato accidentalmente. Il ragazzo, proveniente dalla terra, si troverà a lottare per la salvezza del genere umano di due mondi.

«Lo scrittore Armando Pirolli, autore di opere di indubbio valore e di questo interessante romanzo 'Il silenzio delle vite sospese', ha una vasta e approfondita conoscenza della psiche umana, del cammino deviato da traumi psicologici, del tormento esistenziale che assilla l'anima di ogni uomo posto di fronte alla incapacità della sua mente a decifrare i messaggi delle sue astrazioni. Un tormento che a volte può assumere aspetti patologici. 'Forse non sarò mai in grado di capire chi sono' dice il protagonista del libro, sondando le profondità della sua mente. Più avanti ribadisce con forza lo stesso concetto: 'Qual è il motivo per cui io debba subire e vivere questa condizione di stress, fortemente improntato al nulla e al forse?'» (Elvira Delmonaco Roll)

A Boston Claudia e Martin hanno una relazione sentimentale. La loro storia si conclude quando lei si trova dinanzi a un bivio. Sceglie di tornare in Italia e di seguire una strada, imprimendo così una direzione alla propria esistenza. In età adulta si rende conto dei limiti della scelta giovanile, ma il tempo non torna indietro e Martin intanto, alla luce di un'assenza di possibilità con Claudia, costruisce intorno a sé delle situazioni perseguendo i propri fini. Nel vissuto di Claudia s'intreccia la vita dell'amica Rossella che, in seguito a esperienze del passato, si dedica al volontariato in Africa e, seppur lontana, non interrompe mai il rapporto amichevole con la donna. Dopo molti anni Claudia torna a Boston con Andrea, che riuscirà a risolvere alcune difficoltà adolescenziali, si affermerà come giornalista ed evidenzierà condizioni umane disagiate vivendo la propria dimensione esistenziale.

'Lily e William donano passionalità, romanticismo, disperazione nera in una novella gothic fantasy veramente singolare. Lo stile dell'autrice è scorrevole, unisce prosa e lessico poetico in una narrazione che equilibra dialoghi e descrizioni nella sua sagace brevità. Usa spesso frasi quasi ermetiche, ma che hanno nella loro chiusa l'effetto di una fotografia scattata d'emozione. Il titolo incarta il lettore in una curiosa voglia di scoprire cosa celino la trama e la conclusione del racconto. Un plot che racchiude in sé anche sfumature umane, esistenziali, intrighi d'anima e cuore, ma anche familiari e infine anche un po' di mistery che non guasta mai, neanche nella narrativa breve. 'Il mistero delle rose di luna' vi aspetta, cari lettori! A voi il piacere di scoprirlo, pagina dopo pagina...' (Francesca Ghiribelli)

Anselmo, un uomo come tanti, ma che ha dentro di sé una forza e un coraggio che tutti dovrebbero prendere come esempio. La vita spesso si trasforma in un affronto, niente e nessuno è perfetto, un genitore come lui scopre che suo figlio si droga e deve vedersela con una realtà veramente spiacevole e dura da buttare giù. Il titolo è una scelta quasi inaspettata, per certi versi, che però poi alla fine fa riflettere chi legge, perché anche dal dolore ci si può riscattare traendo un qualcosa che richiami a una fresca speranza, la quale ci si augura possa essere ricca di abbondanza e prosperità. E Anselmo, dopo quello che vivrà, riuscirà a riscattarsi dal dolore? Sarà capace di volgere lo sguardo verso un nuovo orizzonte, che ha il colore acceso dei melograni dove si riflette la luce di un nuovo sole...?

Partito alla ricerca della sua mamma, il piccolo Chico intraprenderà un lungo viaggio dove scoprirà ciò che è davvero importante. 'Un libro che nasce per ricordare a tutti noi, che siamo un'unica realtà'. Età di lettura: da 4 anni.

'Un mini racconto a sfondo storico, una piccola grande finestra di guerra che illustra spaccati narrativi, che funzionano da istantanee più che valide per far conoscere il periodo del secondo conflitto mondiale a grandi e piccini. A chi lo ha vissuto davvero e a chi ne ha sentito solo parlare dai ricordi di nonni e bisnonni. Una protagonista, Lucia, un nome che dà luce, quella stessa luminosità che il suo coraggio le dona. Lotta con le unghie e con i denti per sopravvivere e continuare a tenere alto il senso della vita, nonostante ciò che vive sulla sua pelle e tutto il dolore che vede negli occhi altrui.' (Francesca Ghiribelli)

''O sangue mio come i mari d'estate! La forza annoda tutte le radici: sotto la terra sta, nascosta e immensa.' (Gabriele D'Annunzio) Questi pochi versi racchiudono i sentimenti che ogni isolano porta nel cuore e come l'amore per la propria città ti porta a raccontare i vecchi aneddoti che i nonni nel pomeriggio d'estate volevano che tu ascoltassi! Oggi Ivan Milite porta un pezzo di cuore in un racconto breve da leggere sotto l'ombrellone a ridosso di quella montagna a vista mare. Rosaria e Tommaso ci fanno vivere una avventura con l'effetto di un sapore antico ma con tratti moderni.' (Milena Bonvissuto)

'Quando gente come noi, che ha vissuto la sua prima infanzia intorno al 1950, inizia a leggere i racconti che si susseguono con simpatia e ironia nel libro che qui li raccoglie, si ritrova dentro un mondo dove le immagini e le rimembranze si addensano come in un caleidoscopio (sapete cos'è un caleidoscopio?), come diapositive in uno scanner (lo avete presente?), e ogni immagine parla come gli ideogrammi egizi e, a ogni parola e a ogni immagine, ricostruisce i suoi ricordi fatti di fortissime emozioni e di esperienze indimenticabili. È tutto realmente accaduto? Chissà... quasi tutto? Forse, perché i ricordi si accavallano fra storie vere e attese, desiderate e intensamente vissute! Così parlare di 'Foce Azzurra beach', ex 'Porto Azzurro beach' fa ballare nella memoria il nome di Foceverde, Lido di Latina, che si pensava si estendesse interminabilmente da Capo Portiere a Torre Astura, confine del mondo di un bambino, dove la sfida poteva essere quella di andare a piedi senza mai raggiungere la fine, con i piccoli passi di un bimbo sul bagnasciuga e sulla strada che scottava al sole dell'estate.'