I dati raccolti nei catasti onciari ci consentono di avere un quadro preciso delle rendite ricavate dalle proprietà dei nuclei familiari e degli enti ecclesiastici presenti in un paese. L'autore ha integrato con altri documenti, principalmente notarili, la messe di notizie già ricavabili dal documento principale edito in forma integrale con un'ampia parte introduttiva suddivisa in capitoli dove è ricostruita la vita socio-economica di Canolo.

L'opera ricostruisce la vita di un centro che fu fra i più importanti ed i più significativi dell'intera Calabria nel Settecento. Il libro è distinto nettamente ed organicamente in due parti principali, la prima con la finalità di vasto commento introduttivo alla trascrizione del catasto onciario del 1742, la seconda è la mera riproduzione del catasto e dei documenti redatti senza alcuna modifica linguistica o tecnica. Il valore storiografico di detta opera è rappresentato dalla forte ed energica volontà dell'autore e ricercatore di individuare tutti gli operatori del passato, senza enfatizzare, senza accentuare l'importanza dei potenti o dei ceti sociali più influenti, ma innestando la presenza di costoro sul più ampio terreno della popolazione tutta, con agricoltori, allevatori, artigiani e nullatenenti. L'oggetto studiato apporta in tal modo un notevole e veritiero contributo al riappropriarsi di un settore non molto conosciuto, non sempre degnamente valutato con obiettività e serietà.

La Calabria è stata una delle terre che più ha sofferto l'istituzione del latifondo nella storia, dove il ceto popolare era relegato in ruoli subalterni. Una siffatta situazione economico-politico-sociale esercitò notevole influsso sullo stato emotivo di questa fascia sociale che nella rassegnazione fatalistica, godeva almeno di queste assonanze ora melanconiche, talvolta gaie, ricche di musicalità che in ogni caso costituivano una sorta di zona franca in cui poter esprimersi. Il lavoro, che ha avuto come monitoraggio il territorio di Gerace ed alcune aree circostanti della Locride, comprende canti della vita quotidiana: di sdegno, quando l'amore finisce ed emerge il disprezzo verso la donna amata; di spartenza che narra i temi del distacco, della lontananza e dell'emigrazione; il genere burlesco; di amore e di contrasto; motivi religiosi di varia natura: preghiere, orazioni (grazioni o razioni), racconti biblici. Il volume contiene un'analisi del contesto in cui è avvenuta la raccolta documentale, i testi dei 73 canti registrati e il Cd dove sono riportate le melodie raccolte tra il 1978 e il 2003.