È una fredda sera d'autunno quando Isobel, durante una passeggiata con la sua migliore amica, sviene improvvisamente. Al risveglio sembra stare bene, ma presto si accorge che, nella sua vita, qualcosa è cambiato: misteriose entità incorporee, di presunta origine demoniaca, sembrano perseguitarla e volerla possedere. Si ritrova presto in un incubo fatto di presenze inquietanti, vessanti e pericolose, sia per lei che per le persone che ama. Sarà quindi costretta a intraprendere un cammino di acquisizione di consapevolezza che, passo dopo passo, la porterà a confrontarsi con le domande che più tormentano l'anima degli esseri umani: chi siamo? Da dove veniamo? Esiste Dio? Isobel troverà risposte sconvolgenti, destinate a cambiare per sempre la sua visione del mondo e di sé stessa.

Come si impara a riconoscersi quando ci si è sempre cercati negli occhi degli altri? Come si sopravvive ai traumi, ai silenzi, ai legami spezzati senza mai essere stati davvero ascoltati? In questa intensa raccolta di racconti, la giovanissima autrice esordiente, Beatrice Bonanni di Nicola, ci accompagna in un viaggio profondo e autentico tra emozioni, ferite e rinascite. Si parla di dignità perduta e poi ritrovata, di affetti dati per scontati, di priorità da riscrivere, di abitudini da scardinare per riscoprire chi siamo davvero. Ogni pagina è un frammento di cielo interiore, ogni parola un passo verso la consapevolezza. Con una scrittura sincera e profonda, Beatrice affida le sue storie al vento, come messaggi in bottiglia, sperando che raggiungano chi ha bisogno di ascoltarle. Il cielo stellato dentro di me è un libro per chi ha il coraggio di guardarsi dentro e lasciarsi ispirare dalla voce autentica di una giovane scrittrice che sa già toccare il cuore.

«Ci saranno sempre dei mostri. Ogni giorno, in ogni momento. Si nasconderanno sotto il letto, in una macchina, in un amico e in tutto ciò che ti passa per la testa. In tutto. Quindi non pensare che sotto il letto non ci sia un mostro, anzi, forse c'è davvero. [...] Ognuno diventa grande nel momento in cui prova a esserlo. Nell'oscurità più totale e tra i mostri più crudeli, tu e soltanto tu potrai essere la luce che li sconfiggerà. Ricordatelo, figliolo. Domattina a colazione mi racconterai di come hai sconfitto il mostro.»

«Ci saranno sempre dei mostri. Ogni giorno, in ogni momento. Si nasconderanno sotto il letto, in una macchina, in un amico e in tutto ciò che ti passa per la testa. In tutto. Quindi non pensare che sotto il letto non ci sia un mostro, anzi, forse c'è davvero. [...] Ognuno diventa grande nel momento in cui prova a esserlo. Nell'oscurità più totale e tra i mostri più crudeli, tu e soltanto tu potrai essere la luce che li sconfiggerà. Ricordatelo, figliolo. Domattina a colazione mi racconterai di come hai sconfitto il mostro.»

'Una magica sorpresa' è la storia di una bacchetta che non riesce a diventare magica perché non impara le formule. Abbandonata al suo destino, dopo alcune sventure, incontra una persona speciale che le rivela un trucco per riuscire nei suoi incantesimi. Questo cambierà la vita di entrambe. Età di lettura: da 3 anni.

Ogni racconto è un insegnamento morale, un piccolo scrigno di cui fare tesoro, da proteggere e aprire quando se ne sente il bisogno. Non hanno un filo conduttore né una lunghezza standard. Sono racconti raccolti e inventati, rimaneggiati e inediti, vari e significativi.

Che rumore fa la vita? Ha un suono di cicale, del vento estivo tra le fronde. È dolce come una poesia e a volte triste come il sorriso di un mimo, impetuosa come il mare e fragile come un fiore. Un pacchetto di ricordi, sensazioni, sentimenti carichi di sfumature sotto forma di libro. Tanti pezzetti di cuore tascabili. 'Da un guscio nasce un canto', il prezioso volume d'esordio dell'autrice Esuvia di Cicala, con il suo tono leggero e sommesso, pagina dopo pagina immerge chi legge nelle profondità di se stesso, cullandolo con il suono della natura, la quale permea con voce vellutata l'intera opera. Una raccolta di poesia e prosa che vuole essere un viaggio dentro l'uomo tra limiti e luce, per abbracciare e accettare allo stesso modo le paure e le grandezze del cuore, una continua scoperta dell'Io, un discorso intimo a tu per tu con l'interiorità più pura, accompagnato da parole che toccano il centro dell'anima.

«Parla di speranza. Parla di come, in ogni singolo istante, sia necessario dare nuova linfa a questo rarissimo e potentissimo seme ma che, talvolta, necessita di essere alimentato per crescere rigoglioso. Il significato del termine greco da cui ha origine questa parola, 'elpis', è duplice e non riveste un'accezione soltanto positiva. Elpis è l'attesa del futuro e allo stesso tempo il timore che sia sempre incerto. Ma la speranza esiste ed esisterà sempre, perché essa pervade la trama stessa del mondo e la natura dell'uomo, cresce assieme all'uomo, fa parte di esso, si modella col tempo e si cala nelle epoche della storia umana. In questo libro si vuole celebrare la speranza come una forza elementale, allegoricamente rappresentata da una pianta, la cui potenza è chiara fin da subito. Sa spaccare montagne, annullare distanze, riempire divari e colmare burroni. Probabilmente, la speranza è una delle virtù più potenti, allarga gli uomini invece di restringerli, non è mai stanca di sapere che cosa li fa tendere a uno scopo e sa cosa sfruttare per poter resistere, aggrappandosi anche ai più piccoli e sottili filamenti di luce. La speranza è in grado di apparire sotto varie forme, assumendo ogni volta forma di risposta ad una necessità umana. Cibo, conforto, riparo, protezione e, a volte, lungimiranza. Perché la speranza è tenace e paziente, è intima e nascosta come un delicato germoglio ma forte e robusta come il legno, e come il legno è versatile, assume molteplici forme e si adatta per nascere dovunque ci sia anche un misero spiraglio di luce, sebbene a volte appaia nascosta ne

Samir Atalay è un ricco commerciante turco di legnami. Per incentivare i clienti a rimanere in affari, organizza spesso dei viaggi conoscitivi intrapresi di persona. Durante uno di questi, il figlio Adrian si innamora di Rossella, titolare della Berino Serramenti. Tutto porta a pensare ad un colpo di fulmine da entrambe le parti, ma Rossella non è chi mostra di essere e quando Adrian lo scopre, non regge il peso di tanta delusione e sceglie di impiccarsi. Da questo drammatico evento iniziano tragici incidenti, inspiegabili morti, tradimenti, omicidi, loschi incontri, ricatti, ladrerie. Piani crudeli vengono orditi alle spalle dei potenti e ognuno gioca la sua partita, vuole la sua vendetta in un effetto domino che sembra non potersi arrestare.

Shana è una ragazza di vent'anni amante della vita e con una forte propensione ad aiutare le persone più deboli. Seppur giovane è parte integrante di un gruppo di sostegno 'Ali in Rinascita' che raccoglie ragazzi con forti problematiche aiutandoli e dando loro un punto di riferimento. Il continuo distacco da parte della madre l'ha sempre tormentata, causandole un vuoto interiore da dover colmare. Nel corso della storia, si susseguiranno eventi e vicissitudini che la porteranno a conoscere il vero amore e l'aiuteranno a superare le avversità che la vita le ha riservato. 'Il caos che ci unisce' è il primo volume di un intreccio di storie e personaggi a cui seguirà un sequel.

Una traccia sottile, parole in inchiostro verde che scorrono dalla voce di Silvana alla calligrafia di sua figlia. I ricordi di una vita si avvicendano seguendo la cronologia del cuore. Silvana è una ragazza con l'ambizione di diventare attrice e il destino di seguire i dettami della famiglia. Si innamora di Renato, si diverte con l'amica Veronica, partecipa alla collettività del suo paese, trova lavoro come stiratrice e si impegna tantissimo per raggiungere la tanto agognata patente. Il caso ci mette lo zampino e per Silvana non tutto andrà come previsto. Io parlo, tu scrivi è la storia di una felicità incompiuta, di una trama sospesa, di un passato che non diventa presente perché il dolore interrompe ogni speranza. O forse no.

Ispirato ad 'Io Vagabondo' dei Nomadi, Il ritorno a casa parla di Augusto, un ragazzino di Bovolone, un modesto paese della provincia di Verona.Dopo l'improvvisa morte dei genitori si ritroverà a vivere per le strade di una grande città senza un tetto ne una famiglia.Dopo qualche anno il ragazzo decide di intraprendere una scelta difficile e coraggiosa, quella di tornare a casa per riprendersi la propria vita. Non sarà facile però reintegrarsi ed Augusto dovrà fare i conti con il cambio generazionale di un paese di provincia negli anni '90.Qui Augusto incontrerà Rossana con la quale potrebbe nascere qualcosa di più che una semplice amicizia.

2045: confini e Stati non sono più come li conoscevamo. Amore, condivisione e pace sono ormai giunti al crepuscolo. La vita si basa solamente su egoismo e leggi da seguire scrupolosamente; ma non per tutti! Non tutto il mondo è entrato in questo vortice di lesionismo sociale, perché grazie ad un'eroina, una parte di esso crederà e lotterà ancora per la democrazia.

Leo e Gemma racconta una storia di avventura e di amicizia. Il protagonista è un bambino di nome Leo che fa amicizia con una balena Gemma e Bottone uno squalo simpatico e particolare, insieme scoprono tante meraviglie nel mare... tartarughe giganti, tanti pesci colorati e coralli, in particolare un pesciolone rosso chiamato Lanterna che talvolta li inseguiva in qualche strabigliante peripezia. Un bel giorno Leo e Gemma non trovarono più il loro amico Bottone e partirono alla ricerca, viaggiarono giorni e notti attraversarono tempeste, finché un giorno lo trovarono incastrato in una nave, riusciranno a liberarlo e felici ballarono fino a quando i raggi del sole divennero fuoco e ripartire l'indomani per nuove e fantasiose scoperte. Età di lettura: da 6 anni.

Resosconto di un viaggio nelle memorie,nei ricordi, nella musica enel tempo di un 'Nostrano' quasi dimenticato.

Un antico artefatto giace nascosto su Véar, un'arma in grado di distruggere tutta la Creazione: Il Cuore di Krisòs. Un gran numero di attori si muove alla sua ricerca, agendo in un mondo corrotto, dominato da guerra, intrigo, menzogna, tradimento e discordia, un mondo in cui la luce fatica a emergere. Quasi nessuno è chi sostiene di essere. Sullo sfondo, una terribile profezia. Quale sarà il destino del mondo? Guerra, Sventura, Morte, Distruzione. La speranza dei mortali vacilla...

Primi anni del novecento a Montecino, un piccolo villaggio di montagna, il destino di una giovane donna viene segnato da volontà più forti di lei che, che per sentimenti contrastanti, la trascineranno via allontanandola dai suoi sogni e perfino da sé stessa. La fuga dal suo paese, e da un matrimonio forzato, sembra l'unica soluzione per vincere quell'infelicità che la divora.

Clavees è una schiava usata come talismano alla corte di un emiro empio. Un chirurgo scopre l'unicità di questa ragazza e decide di liberarla chiedendo aiuto a un vero predatore. Suo fratello Jason (lo Squalo). Inizialmente agnostico cambia idea ed escogita un piano per strapparla dalle grinfie del re arabo. Qualcosa va storto. Un killer attenta alla sua vita e inizia a perseguitarla.

Ognuno di noi ha parole nascoste e silenzi mai detti. 'Silenzi mai detti' è una raccolta poetica che la scrittrice dedica al suo caro papà, nella quale esprime tutte le parole, i sentimenti e le emozioni che non è riuscita ad esprimere a voce. La scrittrice coglie ogni attimo della vita per creare versi emotivi e per fare sì che la sua voce sia più alta del silenzio che ha dentro di sé, perché il silenzio può far più rumore delle parole.

Davide attraversa la sua esistenza e racconta l'amarezza che l'ha contraddistinta sinora. Ad ascoltarlo una donna saggia, tra la vita nel suo piccolo paese di origine e Milano, tra Natura e disumanità, tra 'cose storte'... e narrazioni accese. Riflessioni ad alta voce in una lunga allegoria... 'Il suo punto di vista era totalmente disarmonico rispetto al senso comune e alla morale dominante. Quei colpi di accetta che assestava contro l'umanità erano il disperato tentativo di creare una coscienza nuova, basata sul rispetto, l'attenzione e la difesa anche di tutto ciò che non era umano, ma meritava in ogni caso diritto all'esistenza. La Natura nella sua globalità andava difesa a spada tratta ed erano proprio gli uomini, anche i più buoni e civili, i suoi principali nemici.'

Fino a qualche tempo fa a Milano i bambini dicevano (o forse dicono ancora) 'Arimortis e Arivivis' quando volevano interrompere o far riprendere il gioco.Non sapevano e non sanno di parlare la lingua degli antichi romani, ma sapevano che con queste due paroline il gioco si fermava o ricominciava.Anche noi adulti abbiamo bisogno a volte di incrociare le dita e dire al 'gioco' della vita quando questa rischia di travolgerci: 'Fermati!!' per poi riprendere ravvivati e rinforzati il cammino della nostra esistenza.