Questa Calabria, tra Jonio di azzurro infinito e monti aspri scavati dalla storia, sembra antica quanto il tempo. È la persistenza del tempo, quello naturale e quello storico, il suo fascino. Di più, è la non differenziazione tra natura e storia, così come appare nel paesaggio, il suo segreto che attrae. Fuori dal flusso del kronos macchinale, aliena dal velocismo divorante della modernità mitologica, questa Calabria attirò a sé tanti viaggianti che erano frutti inconsci dell'epoca, ad essa aliena, del nuovo mondo industriale. Dall'occhio libero che guarda uomini e paesaggio così come li offrono cielo e sole, nasce la voglia di conoscere veramente la storia di queste genti jonie, naturalmente filosofe e terrigne, superando le letture cronachistiche superficiali che ancora le inchiodano a croci non gloriose.

'Dal silenzio, neppure urla'. Così il quotidiano Avvenire del 10 maggio 1988 titola un articolo dell'inviata Gabriella Pesenti sull'Ospedale psichiatrico di Reggio Calabria. Le prime parole fanno rabbrividire: 'Non sembra, sono uomini: i volti e le immagini della follia di Stato'. A quasi dieci anni dalla legge Basaglia, l'indegna realtà della condizione in cui sopravvivono centinaia di uomini e donne all'interno del manicomio cittadino ha ormai varcato i confini locali e regionali. Don Italo Calabrò, Vicario generale dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, lotta da anni assieme a un gruppo di volontari contro l'inerzia, la burocrazia e l'indifferenza che tengono prigioniere nel 'fetido stagno' centinaia di persone. Studio, documentazione, servizio, condivisione sono le sole armi che il Vicario e i giovani oppongono ad amministratori e politici. Da quell'impegno nasce il 'libro bianco', presentato nel luglio del 1989 e qui riproposto integralmente. Una testimonianza viva, dalla quale traspare ancora oggi la sofferenza silenziosa tatuata sui corpi sporchi e sui volti di coloro che sopravvivevano ai margini della dignità.

Inizia da qui l'avventura de 'La Voce del Sud' nel mondo dei libri. In questo volumetto abbiamo compendiato gli utili consigli che da circa due anni ci vengono forniti dagli autori sulle proprietà medicamentose ed organolettiche di alcuni dei prodotti della nostra terra. Attraverso questo autentico viaggio nel verde delle nostre campagne, il lettore potrà scoprire come curare o alleviare piccoli malanni facendo semplicemente uso delle piante che albergano nell'Area Grecanica. Una raccolta ordinata ed armonica della rubrica, dal titolo 'La bacheca di Esculapio' che rappresenta una delle intuizioni migliori del nostro giornale in un'epoca in cui si sta riscoprendo, sempre più, il 'valore', inteso in senso lato, dei prodotti della terra. Un modo semplice e pratico per scoprire quello che in molti ignorano ovvero le molteplici proprietà di ciò che cresce in quel lembo di Italia qual è la 'Calabria Ulteriore Prima'.

Un pensiero-messaggio condiviso, espresso nelle immagini dell'arazzo: 'Quando le solitudini, le sofferenze e le difficoltà, che sembrano imprigionarci, vengono prese in mano, diventano sbocco, gradino, perché insieme ci si possa rialzare, risalire; si guarda e si punta in alto, si sogna e si realizza, anche in piccolo, qualcosa di significativo'.

Esaurita presto la prima edizione di 'Gesù il Salvatore', dopo dieci anni di esperienze in vari campi, di letture, di approfondimenti e di riflessioni, ho pensato ad una nuova edizione, lasciando il testo originario, aggiornando i testi sacri secondo la traduzione CEI del 2008, ampliando il contenuto per adattarlo alla proposta del papa di dedicare l'anno prossimo all'approfondimento della fede e inserendo alcuni temi che mi sembrano di attualità e bisognosi di chiarimenti, inquadrando il tutto nel grande mistero della creazione e della salvezza.