'Venni messo in piedi di forza e accerchiato dagli assassini. Prendetelo e andiamocene! - disse il traditore, continuando a sogghignare. - Perché avete fatto questo, perché? Tu sai che mio padre ti voleva bene! Perché lo avete ucciso? Piangevo disperatamente, asciugandomi le lacrime col polsino della mia camicia da notte. - Piccolo, tuo padre non era ciò che voleva far credere'.

Provare per vendere è stato concepito per fornire idee e suggerimenti pratici da applicare al telefono. È un manuale utile per le aziende che desiderano ottenere più vendite e più profitto attraverso il marketing diretto e per operatori telefonici che hanno fatto del telemarketing la loro professione. Una guida dal linguaggio semplice che comprende strategie, metodologie e modelli da utilizzare, per ottenere il massimo con il minimo sforzo.

Una casella si rivelava intricata come un labirinto, un'altra oscura come la notte, o proprio come la morte. Ce n'erano certe dove percepivi lo scorrere dell'acqua sotto un ponte o in giro a una fontana, altre in cui i muri ti serravano in cima a una torre o nel fondo di un pozzo, nella cella disperante di una prigione o nella camera straniera di una locanda. Certe caselle recavano il sigillo degli angeli, certe condividevano il senso stesso dei dadi, ossia del grande motore universale. Certe caselle si abbandonavano presto, scivolavano via in un battere di ali o di ciglia, ed erano già rimpianto. In certe altre si era costretti a indugiare assai più a lungo, sembrava che non ci si sarebbe più affrancati da esse. E accadeva in talune caselle proprio speciali che le storie si andassero moltiplicando come all'infinito, ma poi giungeva pur sempre una fine e si ripartiva di nuovo.

Il flusso dei pensieri e delle azioni che trapelano dai personaggi di questi racconti brevi scorre in modo sempre diverso. A volte lento e pigro, a volte accelerato e concitato, ma sempre illuminato dai lampi dei flash di una macchina fotografica che coglie istantanee di vita. Questi differenti fotogrammi colgono l'essenza delle coscienze e delle esperienze di tutta un'umanità, all'apparenza molto diversa ma in realtà sempre comunemente ancorata ai principali temi e valori di tutti noi: la vita quotidiana con le sue varie problematiche, il lavoro, i rapporti interpersonali, la fede, l'amore, il distacco, la morte.

Un banale incidente, la rottura di un menisco, che ad uno sportivo costa al massimo un mese di fermo agonistico, mentre per Alessandro Massone si rivela un'agonia: un'attesa durata sei mesi, due ricoveri in ospedali diversi, due interventi chirurgici, con la conseguente perdita del posto di lavoro. Nonostante ciò, il protagonista non è nemmeno nelle condizioni di poter agire legalmente nei confronti dei responsabili. L'estensione della denuncia fa sì che 'Un'accozzaglia di avvoltoi' non sia un romanzo né un racconto, ma una novella. Essa non ha le dimensioni del romanzo, poiché manca delle qualità generali di questo, e non è neppure un racconto, che tratta un episodio, un frammento di vita. Come una novella, 'Un'accozzaglia di avvoltoi' aspira ad essere qualcosa di più compiuto: un romanzo in miniatura.

Federica si ritiene fortunata, abita con la sua migliore amica in un bellissimo appartamento a New York, scrive libri per bambini e, soprattutto, è una ragazza che non si dà mai per vinta, che assapora, goccia per goccia, la vita. Ma questa la mette a dura prova: nel giro di poco tempo perde tutto quello che le dava sicurezza, cerca di rimanere aggrappata al suo istinto, che le chiede di non mollare mai. Più volte viene messa al tappeto dalla vita, che lei tanto dichiara di amare, nonostante le sia ostile, tuttavia si rialza sempre in piedi e ripercorre la sua strada. Come una bambina, crede nel principe azzurro, e continua a combattere contro ogni avversità perché crede in lui, sa che prima o poi arriverà per salvarla. Prova l'amore in tutte le sue sfaccettature: l'amore per gli animali, l'amore per un'amica, per un figlio che non è suo, e l'amore quello vero, quello che non si scorda mai, il primo. Rimarrà fedele al suo cammino e finalmente, quando meno se lo aspetterà, proverà la gioia più grande al mondo e conoscerà l'amore eterno, quello per un figlio.

'La Bellezza ci salverà' scriveva Dostoevskij. Tutto, davvero tutto rimanda a questa bellezza. I volti amati e le montagne più immediatamente e più chiaramente per chi ha occhi educati a scorgere la portata che il miracolo della propria vita ha come quelli di un uomo quando con ragionevolezza si lascia diventare preghiera che cammina, incontro al significato. Dopo il poemetto esistenziale 'La lieta via', una breve raccolta di poesie sul legame uomo-montagna.

Il romanzo breve Isabella e Basilio è ambientato in un Piemonte medievale la cui ricostruzione è affidata soprattutto a una notevole attenzione al dettaglio geografico e storico. Una misteriosa strega perseguita gli abitanti della zona di Susa, i quali indagano e ricostruiscono lentamente una verità molto più umana di quanto avessero pensato all'inizio. L'atmosfera, tuttavia, non si fa mai davvero cupa o orrorifica, e i personaggi attraversano questo mistero con una relativa leggerezza di spirito, molto moderna, e tra le note filtra una certa ironia nei confronti del potere costituito, religioso e temporale.

Ad un investigatore privato viene chiesto di trovare un giovane uomo scomparso in una foresta del Bhutan. All'inizio il detective è restio. Dopo una disputa con il suo coinquilino però, accetta di occuparsi del caso. Si ritroverà così costretto a dare grande prova di forza e coraggio.

I fiori, dunque, non potevano mancare come soggetto privilegiato, accanto a più ampi, dolci paesaggi, nella appassionata, persino amorosa ricerca fotografica di Paola Santiano, che nel rito fotografico sembra dialogare con le luci colorate dei petali en pose, quasi in uno scambio religioso di sguardi e di profumi. Le fotografie di Paola Santiano mi portano alla memoria le riflessioni di Julia Margareth Cameron, quando, nel 1860, nella magica atmosfera dell'Isola di Wight, cercava attraverso e oltre il vetro smerigliato della sua gigantesca camera fotografica, di cogliere, come scrisse proponendosi per prima come artista, soprattutto 'l'anima' delle cose, e non soltanto il loro freddo, neutrale, convenzionale aspetto fisico e fisionomico. (Dalla presentazione di Italo Zannier).

Il romanzo narra la vita di Elizabeth Reed. Lei è una ragazza dal carattere deciso, convinta che al mondo non conti l'apparenza ma la sostanza. Disoccupata, mentre è in cerca di un'occupazione, conosce James, ricco, generoso e padre di Paul. Per lavoro James assume Elizabeth alle proprie dipendenze e la mette accanto al figlio in veste di segretaria. Nessuno deve scoprire che Elizabeth sta lavorando per James con il compito di controllare le mosse del figlio Paul e della sua collega e amante Jennifer. Paul, uomo apparentemente effimero e dissoluto, si rivela una persona profonda e completamente diversa. Elizabeth ha modo di stare a stretto contatto con Paul e lui, confidandosi e rivelando alla sua segretaria il suo vero carattere, quello dietro alla facciata, finisce per farla innamorare. Da quel momento Elizabeth avrà in serbo, per Paul e gli altri, sorprese a non finire; comincerà così la sua meravigliosa avventura.

Siete sicuri che la follia origini solo dalla mente e non da un decadimento dello spirito? Veritas Liberabit Vos.

Quanto sono vere le storie che leggiamo o ascoltiamo? Quanto è possibile, raccontando storie, mescolare realtà e finzione? In questo breve racconto sono presenti verità e bugie. Alcune cose sembrano troppo inverosimili per essere credibili. Altre sono talmente vere da apparire incredibili. Ricordi, slot machines, whiskey, infanzia e maturità. Mar Jonio e Mar Tirreno. Oriente ed occidente. Buono e cattivo. Vero e falso. Ogni uomo ha il suo punto di rottura. Spesso fa finta di non vederlo. O quando lo vede lo sposta un poco più avanti. Ma prima o poi, per quante menzogne possa raccontare, lo supererà.

Gemma non riesce a farsene una ragione. Per quale motivo Rocco, lo straordinario e tormentato dottore, ha chiesto proprio a lei di accompagnarlo per un Convegno di medici a Parigi? In fondo, lei e Rocco si erano appena ritrovati dopo dieci anni di silenzio, quando lui aveva deciso di separarsi da Livia. Gemma tentenna, ma alla fine cede alle insistenze di Rocco, anche perché lui le conferma che si tratta solo di un viaggio di lavoro. Una volta arrivati a Parigi però, le cose cambiano. Rocco la ricopre di inaspettate attenzioni. Lei, dal canto suo, per paura di soffrire di nuovo cerca di non farsi coinvolgere emotivamente, anche se sarà difficile sottrarsi al suo grande fascino. Ma Rocco avrà davvero lasciato alle spalle il suo passato?

La storia di una piccola terra, un fazzoletto gettato nel turbolento Caucaso, e di un grande popolo che lotta per il diritto all'autodeterminazione. Intorno alle vicende del Nagorno Karabakh ruotano interessi internazionali e si intrecciano fitte trame diplomatiche. Il precedente Kosovo e le rotte del petrolio, la disgregazione dell'Unione Sovietica ed antichi odi. Ma soprattutto la cronaca di cinque anni di sanguinosa guerra combattuta lontano dalle prime pagine dei giornali. Mentre Armenia ed Azerbaigian cercano a fatica la strada della pace, tra proclami e venti di guerra che fanno temere un improvvisa recrudescenza del conflitto.

Ora Baldini era solo al comando: un brivido mi corse lungo la schiena, una gioia immensa mi assalì, gli ultimi chilometri furono un tripudio, poi ci fu l'ingresso allo Stadio Panathinaiko, teatro della prima Olimpiade dell'era moderna, mancava solo un giro al trionfo. Mentre Baldini tagliava il traguardo a braccia alzate, i miei occhi cominciarono a luccicare: ce l'aveva fatta un emiliano, conterraneo dello sfortunato Dorando Pietri, era diventato 'dio di Maratona', come scrisse il giorno successivo 'La Gazzetta dello Sport'.

Il libro descrive un'attività di ricerca archeoastronomica, svolta nel Comune di Serina, in Provincia di Bergamo, prendendo origine dall'analisi di alcuni elementi strutturali del Mito. La lettura simbolica del territorio ha reso possibile l'individuazione di un vasto sito archeologico in altura e ha permesso l'interpretazione di elementi topografici, nel cuore delle Alpi bergamasche. Si delinea, così, un sorprendente documento, che vede come protagonisti popoli provenienti dalle regioni del Nilo 4500 anni fa.

La vicenda ha inizio con la fuga da Lione di Gregorio, Maddalena e Anna per ordine di un Monaco guerriero. Ma chi è davvero costui? E perché sembra essere così interessato ad Anna e alla 'saccoccia' da lei custodita? Una storia intricata, immersa nell'atmosfera misteriosa degli antichi cantori provenzali.

La chiesa di San Cono rappresenta uno degli edifici di culto più importanti di Naso, insediamento collinare situato in provincia di Messina. L'edificio è dedicato al santo protettore della città, patrono e concittadino vissuto in epoca medievale, le cui spoglie mortali sono tutt'oggi conservate all'interno della cappella delle Reliquie. La ricerca su cui si incentra la tesi parte da un lavoro più ampio, che ha analizzato la storia sismica delle città siciliane in relazione ai terremoti più devastanti che hanno interessato la zona negli ultimi quattro secoli. Il fine ultimo dello studio è stata l'acquisizione di una conoscenza approfondita e corretta dell'edificio in tutti i suoi aspetti, storici, artistici, strutturali e della sua evoluzione nel tempo.

'Tutte le anime celano un segreto, quello che porta alla scoperta del cuore. Leggendo la mia ho raccolto sensazioni, emozioni, teorie e riflessioni. Pensieri di un attimo vissuto o solo sognato, stati d'animo che fanno a pugni dietro la maschera di sorrisi o lacrime imposti dalla vita. Non si può comprendere il bene se non si conosce il male, ed un sorriso non sarebbe tale se non avessimo mai asciugato una lacrima di dolore'.

'Innamorarsi non è mai uno sbaglio. Qualcuno mi insegna che 'l'amore conta', e d'altronde le tue labbra non possono essere un errore; ma il compromesso, grazioso ed ingiusto, è il prezzo da pagare per essere liberi e incoerenti, sbagliati, forse, ma autentici...'.

'Quello che mi accingo a raccontare è il frutto di una lunga confessione di un vecchio disgraziato, che incontrai per la prima volta su di una panchina. Dall'aspetto non era, per il vero, tanto vecchio, ma i modi e il suo fare, nel complesso, lo rendevano più datato di quanto fosse. Di lui, oggi, dopo l'impegno che mi sono assunto, non ho saputo più nulla. L'ho cercato per valli e monti, l'ho forse intravisto da lontano, anche rincorso; oggi spesso vivo nel riflesso della sua ombra. È svanito, come un fantasma, delegandomi unico esecutore testamentario della sua vicenda, di questo gravoso impegno...'.