Ginestria. L'isola della sorellanza
Book (italiano):
Ginestria è un luogo mentale, una zolla vulcanica "che è emersa o emergerà dal mare", come canta il Coro delle Ginestre nel prologo che enuncia l'antefatto - la tragica morte di una madre - e invita la figlia quindicenne nell'isola come rifugio per elaborare il lutto. Il mondo onirico di Ginestria è lo spazio narrativo del romanzo, un luogo definito dal toponimo con cui l'autore evoca il fiore leopardiano che il deserto consola, ma che è anche un termine che sembra derivare dalla radice ginê con cui si designa la donna. Giacché è di donne che si parla in questo romanzo, di tutte le donne e non solo di Agave, la quindicenne orfana, o degli altri personaggi che si chiamano Glauce, Tètide, Doride... nomi dell'antica Grecia che evocano storie mitiche e disvelano le radici di quella identità femminile capace di rinascere dalla violenza e dalla discriminazione di genere che ha sempre caratterizzato la storia umana. I canti intonati dal Coro per scandire i tempi narrativi di questo racconto-apologo si concludono tutti con lo stesso endecasillabo: "Per essere libera d'essere donna". Accogliendo l'invito, Agave si rifugia nell'isola che si rivela a poco a poco un mondo parallelo in cui sembra esclusa completamente la presenza maschile e si vive in una rete di contiguità emotiva tra donne, una sorellanza che diventa la vera protagonista del romanzo in cui non si racconta tanto una storia di solidarietà attraverso vicende di personaggi femminili, ma si mette in scena lo stesso sentimento della sorellanza in quanto costruzione narrativa di un mondo connotato dalla differenza dell'esser
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