'O princepe Nennillo
Book (italiano):
Col suo linguaggio semplice e diretto, offre al lettore importanti spunti di riflessioni e di analisi da proiettare verso orizzonti migliori. Sin dalla insolita dedica, indirizzata al bambino che fu Leon Werth, l'autore spinge allusivamente i lettori adulti ad attingere alla propria memoria il ricordo dei bambini che furono, per tornare a guardare il mondo con lo stupore proprio dell'infanzia. Circa il luogo prescelto per l'occasionale incontro tra il pilota narratore e 'O Princepe Ninnillo va sottolineato che il deserto, fisico o metafisico che sia, è da sempre luogo di privazioni, disagi e sofferenze presenti nell' intimo del singolo. Solo sperimentando l'esperienza della sete, della fame e del desiderio, l'uomo è obbligato ad accertare ciò che realmente ha valore. Il deserto diviene una specie di setaccio attraverso cui far passare idealmente la propria vita, per distinguere il buono dal superfluo e preservare ciò che è necessario. Il deserto è quel luogo che rivela all'uomo ciò che lui realmente è: un animale sociale che abbisogna di relazionarsi con i suoi simili. E dopo aver trapiantato la purezza infantile nel proprio cuore ed averlo alleggerito del non necessario, solo allora si riesce a gustare il contenuto del libro e gli insegnamenti che trasmette. Ne ricordiamo il più incisivo: "Addio" respunnètte 'a vorpa. " 'O vi' ccà 'o secrèto mio. È assaje sémprece, se vère bbuone sulo c' 'o core... L'essènziale nun se vére co' ll'uocchie".Questo aforisma non ha perso la sua valenza comunicativa e può essere interpretato anche in chiave di morale cristiana; esso mostra con
|
Quantity
|

|
|