Il coperchio
Book (italiano):
Quando questa sua prima raccolta giunge alle stampe, nel 1985, Guido Oldani è «un esordiente davvero sui generis,» osserva Giovanni Raboni «un esordiente che ha alle spalle anni e anni, certo più di un decennio di ricerca dura e ostinata, di ostinata resistenza alle lusinghe del prêt à porter stagionale». E subito si percepisce, nel libro, un linguaggio affatto diverso da quello dominante, un esprimersi che fa ricorso a «una sintassi scorciata, allusiva, ricca di ellissi, di ablativi (e participi, e gerundi) assoluti, di infiniti nei quali si contrae ogni tempo narrativo» (ancora nelle parole di Raboni). L'opera sarà come un sasso scagliato nello stagno della poesia contemporanea, e produrrà onde che spalancheranno le porte alla poetica del Realismo Terminale, che vedrà la luce un quarto di secolo più tardi - e che oggi si presenta più eslege che mai nell'immobilismo poetico tuttora imperante. Questo libro - nato con il titolo Stilnostro, secondo il suggerimento di Antonio Porta - non solo, dunque, ci colpisce come un'abbagliante opera lirica, ma si presenta anche, retrospettivamente, come il seme da cui è germogliata una vegetazione poetica che sta diventando sempre più rigogliosa - e che non si può più ignorare. Con una nota di Giovanni Raboni.
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