Dialoghi. Come ho editato parole e idee con Primo Levi et al
Book (italiano):
"Per decenni ho discusso idee con altri mirando a chiarezza e combattendo il degrado che, come l'errore, alligna fra i distratti. I dialoghi li dobbiamo a Platone (anche se lui non sapeva cosa fosse una dimostrazione). Da allora abbiamo progredito. Hanno dialogato politici, scienziati, tecnologi, filosofi e artisti. I talmudisti ebrei hanno dialogato su problemi di mora-le e diritto. Dibattevano a lungo con ragionamenti, obiezioni e contro-obiezioni in modo analogo a quello usato nell'ingegneria dei sistemi. I grandi sistemi tecnologici governano trasporti, comunicazioni, energia, industria. Ad essi sono affidati milioni di vite umane. Per affrontare la responsabilità di gestirli, dobbiamo conoscere i fatti e le loro possibili conseguenze. Le informazioni che abbiamo ci palesano i meccanismi della natura e della società, teorie, tendenze. Anche se abbiamo interessi vasti, non arriveremo a sapere e prevedere tutto. Però è vitale che gli esperti continuino a studiare, inventare vie nuove, disseminare conoscenza. Anche a loro accade di dire e scrivere giudizi e numeri sbagliati per ignoranza, fiducia mal riposta, mancanza di dati. Per correggere gli errori avremo strumenti sempre migliori: i sapienti, le scuole, la tecnologia dell'informazione e della comunicazione. Ci formeremo opinioni più serie - mentre il mondo diventa più complesso. Questi miei dialoghi tengono traccia di scambi mentali, ricordi e parole di interlocutori di classe che ho frequentato. Fra questi Primo Levi, scienziato, tecnologo, scrittore, è famoso. Gli altri di cui parlo sono meno noti al pubblico - più
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