La Tv in mano. Riflessioni in punta di dita
Book (italiano):
Un giornalista televisivo e un prete televisivo dicono il loro amore - odio
per la TV e aiutano genitori, educatori, autori, registi e programmisti a
cercare strade nuove. Giovanni Anversa: "Il volume è un percorso dentro la
mia esperienza umana e professionale per offrire un punto di vista sul fare
televisione. Le dita della mano mi hanno offerto lo spunto giusto per
ragionare, con l'aiuto di autorevoli interlocutori, sui meccanismi che
caratterizzano il mezzo, la sua evoluzione, le sue potenzialità. La tv in
mano, dunque, non è l'affermazione presuntuosa di chi ne possiede la
conoscenza, ma la simbolica osservazione di chi tiene tra le mani un oggetto
familiare e nello stesso tempo soverchiante ed estraneo." Don Antonio Mazzi:
"Bisogna decidere se la televisione è una malattia grave, letale, più o meno
come l'Aids, oppure se è quasi una malattia come l'influenza. Come guarire?
Posologia: spenta la televisione leggere un libro o cantare in gregoriano,
piantare l'insalata, percorrere quaranta chilometri in mountain bike con
tutta la famiglia, giocare a Monopoli, comporre un puzzle di 5.000 pezzi fare
un'ora di yoga. Il giorno dopo riprendere con tranquillità gli affanni
quotidiani tra cui anche qualche mezz'ora di televisione."
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