Riconoscere l'Altro. Teorie e clinica
Book (italiano):
Ventidue intellettuali accettano la sfida e si confrontano sul nodo del "riconoscimento" senza esitazioni, ammiccamenti e sconti, sviluppando da un focus comune la complessità derivante dalla ricchezza della materia. Il saggio collettaneo affronta il tema utilizzando un approccio metodologico interdisciplinare e comparatistico attraverso la partecipazione di psicoanalisti, filosofi, letterati, semiologi, antropologi e di altri autori di elevato profilo intellettuale afferenti a settori disciplinari contigui alla psicoanalisi e interni all'area delle Scienze Umane. Il riconoscimento (anagnorisis in greco, agnitio in latino) è un topos cruciale nelle opere narrative: si tratta del momento in cui un personaggio viene riconosciuto nella sua vera identità da altri, come nella celebre scena del riconoscimento di Ulisse da parte di Euriclea, o comprende egli stesso la propria identità, come nel caso di Edipo. Nella relazione terapeutica, parimenti, il riconoscimento è elemento essenziale del processo di cambiamento, che si sviluppa attraverso un movimento di graduale riacquisizione di sé: solamente ri-conoscendo se stessi è, infatti, possibile procedere in modo fertile nella propria individuazione. Il testo raggiunge il suo obiettivo - provvisoriamente, aprendo nuovi interrogativi, giacché, come ricorda Blanchot, la riposta è la morte della domanda - articolando riflessioni teoriche con una rassegna di casi clinici dove il riconoscimento è colto puntualmente nel suo valore trasformativo. Testi di Lino Ancona, Paulo Barone, Stefano Candellieri, Felice Cardone, Stefano Cavalitto, Si
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