La Chiesa confessante sotto il nazismo. 1933-1936
Book (italiano):
Tra le opposizioni incontrate dal nazismo non appena conquistato il potere, una delle più importanti fu quella di una parte della chiesa protestante tedesca. E in particolare di un gruppo che prese il nome di Chiesa confessante, e che si radunò intorno alla riflessione di figure quali Karl Barth (per certi versi il più importante teologo del Novecento), Martin Niemöller (ex sommergibilista nazionalista, poi diventato uno dei leader più radicali del pacifismo tedesco) e Dietrich Bonhoeffer (impiccato in un campo di concentramento nel 1945). Si tratta di una pagina non molto nota al pubblico italiano, su un argomento che nessun altro storico italiano ha affrontato negli ultimi sessant'anni; è il frutto di ricerche negli archivi tedeschi, ma anche di interviste ad alcuni protagonisti, tra i quali lo stesso Karl Barth. Dietro l'opposizione al nazismo risiedevano motivazioni non solo di ordine politico ma anche teologico, interne alla tradizione protestante. La necessità che muoveva la Chiesa confessante poneva in discussione l'approccio di totale accondiscendenza nei confronti del potere politico che aveva caratterizzato l'atteggiamento dello stesso Martin Lutero, come nel corso della Guerra dei contadini. Nell'obbedienza al Führer di gran parte della Chiesa protestante si ribadiva pertanto la consolidata abitudine della tradizione luterana di totale obbedienza al Principe. In questo libro emerge con chiarezza poi un altro aspetto sottovalutato da molti. E cioè l'intelligenza politica, la capacità tattica del partito nazista nel saper gestire il conflitto, in questo caso religi
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