Sommario dei luoghi comuni
Book (italiano):
«Le idee dei tempi non è i sentimenti dei tempi [...] i sentimenti dei tempi svela le assenti idee dei tempi», scrive Michele Zaffarano - ed è su questa ascissa ideale che si abbattono le coordinate dei Luoghi comuni. Zaffarano è traduttore e, dunque, immedesimato conoscitore della scrittura di ricerca francese contemporanea. Tarkos, per esempio. Se la lingua è un invisibile di ciò che siamo, tradurre è imparare a pensare come un altro, essere temporaneamente altro da sé. Questo allenamento all'alterità è una mola, un mulinello e un polo di attrazione centripeto, nella poesia di Zaffarano autore, che spinge la parola a riprodurre obiettività e serialità, più ancora che dell'oggetto in sé, dell'accumulo dell'oggetto diventato merce. Il "Sommario dei luoghi comuni" inscena la serialità della merce sugli scaffali e l'infinita riproducibilità dei fenomeni, pure di quelli umani, un tempo privilegiati. Catalogo melancholico e schedario politico nello stesso momento, il libro specchia la nostra stessa riproducibilità di parlanti, il nostro essere punti di intersezione sull'ascissa-tagliola produttiva. L'idea è che questo libro si debba srotolare come il rullo di una cassa o come un cartiglio, piuttosto che sfogliare; l'idea è che questo libro voglia ipnotizzare il lettore per liberarlo da un'ipnosi storica precedente, tanto è evidente il fine pratico della poesia, il suo additare un organismo che oscilla a occhi chiusi tra la materia fredda di un dibattito interno («è le forme delle espressioni / è contro le forme delle espressioni») e un altro, parallelo e continuo, tra dentro e
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