Decapitati. Perché abbiamo la classe dirigente che non ci meritiamo
Book (italiano):
La nostra classe dirigente non ci piace più, e non solo a noi. Sono stati
sfiduciati dalla stampa mondiale, dal mercato e a guardarli in faccia si nota
che sono piuttosto sfiduciati loro stessi. Suonano lontane le parole di Alcide
De Gasperi: "Badate che nella vita pubblica non importerà tanto quello che voi
direte, ma quello che voi sarete". In questi sessanta anni, chi lo ha
ascoltato? In pochi, tra i politici di oggi; ed in pochi anche tra noi
cittadini, che li abbiamo scelti e tollerati. Ora i nostri capi si stanno
incamminando sul viale del tramonto ed è una vera e propria emorragia.
Politica, economia, cultura: da dove viene la crisi di leadership che ha
decapitato l'Italia? Alla ricerca di spiegazioni, esempi, idee, Giovanni
Floris si imbarca in un'avventura nella storia della nostra repubblica.
Osserva le eterne dicotomie d'Italia, incarnate tanto da Cavour e Garibaldi
quanto da Agnelli e Marchionne, o da Totti e Baggio. Analizza capi del male
come Totò Riina e capi del bene dal carisma universale come Giovanni Paolo II.
Ci ricorda le volte in cui ci siamo affidati (sbagliando) all'Uomo del
Destino, e quelle invece in cui abbiamo messo sul ponte di comando leader
normali: i De Gasperi e i Pertini, i Ciampi e gli Amato che, magari senza
emozionarci tanto, hanno saputo tirarci fuori da momenti di crisi gravissima.
Non ci serve un Uomo della Provvidenza, suggerisce Floris, ci serve una nuova
dirigente tutta intera.
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