Terrorismo e disturbi comunicativi
Book (italiano):
Quale rapporto lega il terrorismo alla comunicazione? Che tipo di
comunicazione è necessario conoscere per comprendere la portata militare,
simbolica e politica delle azioni terroristiche? Perché l'11 settembre 2001 ci
siamo trovati impreparati e facciamo così tanta fatica a recuperare una
definizione comune dei fenomeni in atto? Come mai siamo ancora così lontani da
un uso consapevole di quelle conoscenze remote (legate cioè ai processi di
lunga durata e all'esistenza storica degli individui, delle civiltà e delle
nazioni) che sole possono aiutarci a comprendere il presente e consentire un
maggior grado di obiettività, o correttezza giornalistica? A queste domande,
l'autore tenta di rispondere con un saggio a cavallo fra sociologia, storia e
politica, attraverso un'analisi originale del dibattito intellettuale
scaturito dopo il crollo delle Twin Towers e una ricognizione di ciò che i
media (quotidiani, tv, cinema e internet) hanno prodotto sia in Occidente sia
negli ambienti vicini ai gruppi terroristici.
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