La paura
Book (italiano):
Nel suo libro d'esordio Held sembrava un guerriero della poesia, un cavaliere
raffinato e violento che nasconde il viso dietro la lucentezza metallica della
corazza metrica. Qua e là dietro la celata lampeggiava uno sguardo dolente,
furiosamente malinconico, emergeva quella impetuosa voce monologante che
caratterizzerà il suo secondo libro. La vicenda di questa terza raccolta si
compie idealmente tra Venezia e Vienna: paura e amore sono i due sentimenti
che la alimentano e accolgono in sé un fortissimo presente storico. "Se lavori
sul serio, sulla carne, / lo sai da solo prima di ogni altro, / se ti racconti
palle, se ci provi, // non c'è uomo, non dio che ti consoli". Basterebbero
questi quattro versi per comprendere, nella stirata assonanza 'provi'
'consoli', che la sordina applicata al verso di Held non è pomice, ma un
arrotare di lama per rendere più acuminati i versi. La paura, "quella cosa"
senza nome esiste da sempre e si annida ovunque, a principio dell'esistente.
Chi si fermasse a questo però coglierebbe esattamente la metà del senso di
questi versi. Perché c'è poi qualcosa che è il contrario della paura; una
diffusa e a volte acuta sensazione di felicità che intride anche i luoghi più
drammatici di questo libro. Violenza emotiva e una misteriosa musica classica
creano il suono straniato, incandescente e vicino di questa voce.
|
Quantity
|

|
|